"E’ circa un secolo che l’arte contemporanea ha intrapreso l’intenso e articolato colloquio con la cosiddetta arte primitiva, o comunque con le matrici arcaiche della figurazione. E questo filone non si è mai più estinto, soprattutto nella pratica della scultura, anche dopo il concludersi delle avanguardie storiche.

Ma Bernarda Visentini, tra i contemporanei, non solo mostra di ispirarsi con passione ed immedesimazione a quelle forme elementari e sintetiche, bensì di volerne mantenere i significati rituali e simbolici, di riviverne articolazioni espressive, specie quelle delle culture nordiche e della Mitteleuropa. Avvantaggiata dall’aver riflettuto su queste fonti iconografiche con attenzione scientifica, ella non fa quindi un discorso puramente viscerale, ma rivisita archetipi e forme evolute nel tempo con sensibilità storica....

Le sue sculture, e le opere dalle tecniche diverse, che raffigurano le “grandi madri”, animali dalla forte valenza simbolica (serpenti, civette, arieti), dischi, scudi e così via, colloquiano con i temi ancestrali, immedesimandosi con i loro significati perenni ma esprimendosi in un vitalissimo linguaggio personale."

prof. Bossaglia Rossana - Corriere della Sera, 21 maggio 2000