"Dal suo primo apparire alla XXI Giornata della Cultura, Bernarda Visentini fu considerata un “acquisto prezioso”. Una scultrice che mise sul nostro tavolo qualcosa a cui non avevamo pensato: arte preistorica. Ci trovammo di fronte a ciò che esulava pienamente dagli usuali concetti di piani, volumi e bellezza: qualcosa di molto stimolante che andava studiato, capito, assorbito. Cercammo di capire questa donna che entrava nel trapassato remoto, per cogliere i segni dell’intelligenza, dello spirito che guidava la mano dell’antenato a dare forma alla pietra, a creare un manufatto. Pur mettendo al bando gli esoterismi di facile accatto, si può ben pensare che la scintilla non muoia. E chissà che la scintilla della Nostra non sia entrata in sintonia con un’altra, che abbia brillato or è qualche millennio ? Idee strane e forse anche impossibili.

E’ la fonte di ispirazione a sorprenderci. Il suo estro è stato stuzzicatro dalla preistoria. Da lì è nata la triade che l’anima e la sostiene: studio, ricerca, scultura. I risultati sono, a dir poco, stupefacenti. Sembra quasi che la sua anima abbia la capacità di risalire i millenni e vagare nelle lande del Tempo. Una traccia, l’idea giusta, e sotto le sue mani scaturisce la forma: cinque, dieci, ventimila anni fa così era."

prof. Trivellini Alberto - Il Corriere di Roma - Anno LVIII, n. 868